Alice Miller si è laureata nell’università di Basilea e ha lavorato come psicoterapeuta a Zurigo per 20 anni. Nel 1980 decise di dedicarsi completamente alla ricerca sull’infanzia e sulla tragica importanza dell’infanzia per tutto il resto della vita. Da allora, ha sempre cercato di condividere le proprie conoscenze relative alle conseguenze permanenti del ripetuto maltrattamento infantile e alle possibili vie di guarigione.

Dei 192 membri delle Nazioni Unite, solo 19 finora hanno proibito la punizione corporale dei bambini. Negli USA, ci sono ancora 19 Stati che permettono questa forma di crudele violenza contro i bambini e gli adolescenti. Chi è impressionato per tutto questo e consapevole delle conseguenze per il futuro è in grado di comprendere tutti i libri di Alice Miller. Infatti, con l’aiuto di tutti i suoi libri, articoli, pagine volanti, interviste e risposte ai lettori sul proprio website, ella ha dimostrato che il maltrattamento tramite percosse e umiliazioni produce non solo bambini confusi e infelici, ma anche adolescenti distruttivi e genitori maltrattanti.

Alice Miller ha visto le radici della violenza universale nel fatto che in tutto il mondo i bambini vengono picchiati, specialmente nei loro primi anni di vita, quando i loro cervelli sono in formazione. I danni causati in questo modo sono devastanti, ma sfortunatamente poco presi in considerazione dalla società. Ciò nonostante, non è difficile comprendere questi fatti: quando si impedisce ai bambini di difendere se stessi dalla violenza diretta contro di loro, essi sono costretti a sopprimere delle reazioni naturali, come la rabbia e la paura. In seguito, da adulti, scaricheranno tali sopraffacenti emozioni contro i propri figli e le altre persone. Alice Miller ha dimostrato queste dinamiche nei suoi 13 libri, utilizzando casi clinici e numerosi studi biografici riguardanti dittatori e artisti famosi. In tutte le società, l’evitamento del problema dà come risultato che dentro alle famiglie si riproducono in maniera del tutto indisturbata comportamenti estremamente irrazionali, brutalità, sadismo e altre perversioni. Inoltre, che tutti questi derivati possano essere considerati come “geneticamente condizionati”. Alice Miller è convinta che solo attraverso la presa di coscienza di queste dinamiche possiamo interrompere la catena della violenza. Per queste ragioni, ha dedicato il lavoro di tutta la sua vita a renderle chiare. Negli anni passati, Alice Miller ha sviluppato un metodo terapeutico che guida le persone a confrontarsi con il proprio passato, a riconoscere e quindi a ridimensionare la paura inconscia ma ancora fortemente attiva del bambino picchiato. Quando finalmente riusciamo a sentire la nostra giustificata indignazione piena di rabbia invece di negarla, allora possiamo ricominciare a crescere e a diventare autonomi. Dato che è proprio la paura dei genitori stra-potenti e abusanti che spinge gli adulti a maltrattare i propri figli, le innumerevoli offerte d’aiuto di carattere esoterico e “spirituale” servono solo ad oscurare il dolore che deriva dalla tortura anticamente subita, quando questa continua ad essere rinnegata.

Alice Miller si è accorta che la propria scoperta, nonostante gli aspetti tragici, contiene delle possibilità ottimistiche, perché apre le porte alla consapevolezza della realtà della condizione infantile e alla liberazione dalle conseguenze distruttive. Da molti anni, le sue ricerche relative alla realtà della condizione infantile si sono espresse in una forte opposizione alla psicoanalisi che rimane nella vecchia tradizione infamante verso il bambino e giustificante verso i genitori, affermando che gli abusi sono pure fantasie. E fu per questi motivi che Alice Miller si dimise nel 1988 dalla Società Internazionale di Psicoanalisi.

www.alice-miller.com

Traduzione di Alberto Lorenzini


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